Cookie disclaimer

Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per approfondire leggi la pagina Privacy and cookie policy. Accetto Rifiuto

Museo storico della Liberazione - Roma

Programma triennale per la trasparenza e l'integrità

Anni 2016-2018

Introduzione: organizzazione e funzioni dell’amministrazione

La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto della corruzione ed è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle Pubbliche
Amministrazioni allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.
La trasparenza è intesa come accessibilità anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche. Essa costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. (articolo 11, comma 1).

Composizione del Museo

Nella legge istitutiva viene riportato:

Art. 1.

È costituito in Roma, con sede in via Tasso, 145, un Museo storico della Liberazione.
Il Museo ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è posto sotto la tutela e la vigilanza del Ministero della pubblica istruzione (attualmente MIBAC).

Art. 2.

Il Museo ha per fine di assicurare al patrimonio storico nazionale la più completa ed ordinata documentazione degli eventi storici nei quali si concentrò e si svolse la lotta per la liberazione di Roma durante il periodo 8 settembre 1943 – 4 giugno 1944.
Per realizzare tale fine il Museo cura la raccolta, la conservazione e l’ordinamento di cimeli, documenti e quanto altro valga a dare testimonianza ed a diffondere la conoscenza di quel glorioso periodo.

Art. 4.

Il Museo è retto da un comitato composto:

  1. da quattro rappresentanti del Ministero della pubblica istruzione, dei quali uno all’uopo designato dal Ministero stesso riveste la carica di presidente;
  2. di due rappresentanti del Ministero della difesa;
  3. di un rappresentante dell’Amministrazione degli archivi di stato;
  4. di un rappresentante del Comune di Roma;
  5. di un rappresentante di ciascuno dei seguenti enti: Associazione nazionale partigiani d’Italia, Federazione italiana volontari della Libertà, Federazione italiana associazioni partigiane, Associazione nazionale ex-internati, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti.

Il Comitato elegge nel suo seno un vicepresidente ed un segretario tesoriere, dandone comunicazione al Ministero della pubblica istruzione.
I membri del comitato durano in carica tre anni e possono essere confermati.

Organi di indirizzo politico-amministrativo

Gli Organi di indirizzo politico-amministrativo sono riportati alla seguente pagina.

Casella di posta elettronica istituzionale attiva

Le caselle di posta elettronica istituzionale, nonché i numeri di telefono, e la Posta Elettronica Certificata sono riportati nella pagina dei contatti.

Aggiornamento dei dati

I dati già presenti sul sito del Museo saranno periodicamente verificati e, se necessario, aggiornati e/o integrati mediante l’aggiornamento del sito web istituzionale con l’attivazione di una specifica sezione denominata “Amministrazione trasparente” accessibile dalla homepage del sito sarà articolata secondo il modello proposto nell’allegato al citato decreto.

Processo di attuazione del Programma

Il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità è aggiornato con cadenza annuale.
Nella sezione “Amministrazione trasparente” è inoltre pubblicato un invito espresso a tutti gli interessati ad inviare all’indirizzo di posta elettronica del responsabile della trasparenza eventuali suggerimenti, critiche e proposte di miglioramento.

Accesso agli atti e Accesso civico

Il Museo dà attuazione alle norme in materia di accesso ai documenti amministrativi di cui alla legge n. 241del 1990
AI sensi dell’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n. 33/2013, la richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione, quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al responsabile della trasparenza dell'Amministrazione.
Il responsabile della trasparenza si pronuncia in ordine alla richiesta di accesso civico e ne controlla e assicura la regolare attuazione. Peraltro, nel caso in cui il responsabile non ottemperi alla richiesta, è previsto che il richiedente possa ricorrere al titolare del potere sostitutivo che dunque assicura la pubblicazione e la trasmissione all’istante dei dati richiesti.