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Museo storico della Liberazione - Roma

DIGILiberazione

A partire dal 2014, grazie ad un finanziamento erogato dalla Direzione Generale Archivi e al supporto della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, è stato avviato un progetto finalizzato alla creazione di una piattaforma archivistica e catalografica dedicata alla descrizione e alla riproduzione digitale del patrimonio documentario del Museo storico della Liberazione. L'idea di un progetto di riproduzione digitale delle fonti archivistiche e la contestuale creazione di una piattaforma web denominata DIGILiberazione ideata per accogliere dati ed immagini strutturate, corredate di metadati descrittivi avanzati ed indici, è scaturita da esigenze di diversa natura, in primis, da emergenze di tipo conservativo: i documenti originali erano sottoposti ad un progressivo processo di degrado, in parte causato dalle condizioni ambientali non ideali, ed in parte dall'ubicazione, in quanto essi erano conservati in armadi e cassettiere (di metallo e in qualche caso di legno) o in bacheche, poste lungo il percorso espositivo. Un significativo risultato ottenuto a brevissimo termine è consistito nella possibilità di limitare la consultazione degli originali cartacei, per preservarne l'integrità e di sostituire ad essi copie digitali, consultabili dalle postazioni informatiche. DIGILiberazione, inoltre, è stata pensata per intercettare ed intersecare gli interessi di molteplici soggetti: a livello scientifico, essa, si presenta come un punto di raccolta implementabile di documentazione specialistica che solitamente si rivolge a storici e studiosi della Seconda Guerra Mondiale; in ambito museale, invece, si propone di essere un ausilio per i visitatori in quanto, affiancandosi ai servizi divulgativi ed educativi già presenti, offre un servizio scientificamente qualificato per agevolare la comprensione del contesto storico del luogo e nel contempo favorire l'interpretazione della documentazione presente nelle sale espositive. La duplice e naturale vocazione del Museo rappresenta il punto di contatto con entrambe le platee: da un lato museo storico o memoriale1 vissuto in senso estensivo prevedendo il suo studio all'interno di una analisi ampia che interseca, la storia nazionale, la vita sociale; dall'altro il centro di documentazione il cui lavoro più oneroso è quello di offrire strumenti per agevolare l'interpretazione delle sue fonti, documentali e materiali, nel contesto di produzione originario. Alla luce di quanto detto DIGILiberazione è stata concepita dunque per essere uno strumento per addetti ai lavori, ma anche un ausilio per visitatori, studenti, familiari di vittime del nazifascismo interessati al recupero di dati e informazioni su nominativi di protagonisti ed episodi che hanno caratterizzato l'occupazione della città di Roma, un recupero fattibile grazie a un totem interattivo, presente all'interno del percorso di visita, che è in grado di ricercare le informazioni richieste direttamente nei documenti sorgente conservati in archivio. 

Bibliografia. Alessia A. Glielmi, DIGILiberazione: il portale digitale degli archivi del Museo storico della Liberazione, in «Culture del testo e del documento», 20, 2019, n° 59, Maggio-Agosto 2019, giugno, p. 129-140: ill.; Alessia A. Glielmi, Le forze di occupazione naziste della capitale: ricognizione delle fonti per lo studio della strage delle fosse ardeatine. indagini documentali e risultati, in «Archivio biografico virtuale delle vittime delle Fosse Ardeatine (ViBiA): analisi e risultati. Atti della Giornata di studio» Roma, 23 marzo 2018. Sala Conferenze di Palazzo S. Andrea, Presidenza della Repubblica, a cura di Alessia A. Glielmi – Marielisa Rossi, Vecchiarelli, Manziana (VT), 2018, p. 33-80; Alessia A. Glielmi, Guida all'Archivio del Museo Storico della Liberazione, Vecchiarelli, Manziana, 2014; Alessia A. Glielmi, Roma nazista e la sua difficile memoria. il ruolo strategico dell’archivio del Museo storico della Liberazione, in «Culture del testo e del documento», 14., 2013, n° 40. Gennaio-Aprile, p. 27-50: ill.