La “città libera”

La “città libera” o “città aperta” è ufficialmente governata dal generale Calvi di Bergolo, genero del re Vittorio Emanuele. Dal 23 settembre il potere dei tedeschi su Roma sarà totale, come indicato nel manifesto bilingue dell’11 settembre del feldmaresciallo Albert Kesselring, e come esecutori zelanti troveranno gli organi civili e militari della Repubblica sociale italiana.