Il palazzo

Il palazzo, costruito alla fine degli anni Trenta, era di proprietà del principe Francesco Ruspoli ed era stato affittato dall’Ambasciata tedesca che vi aveva installato i propri uffici culturali. Con l’inizio dell’occupazione nazista, inizia a Roma l’azione repressiva tedesca, con le SS che sorvegliano la città. I vertici del Servizio di Sicurezza (Sichereitdienst – servizio di sicurezza SD e Sicherheit Polizei SIPO polizia di sicurezza) hanno bisogno di un luogo dove portare le persone che arrestano, un luogo decentrato, controllato solo dai tedeschi. L’edificio di via Tasso, distante poche decine di metri in linea d’aria da villa Wolkonsky sede dell’Ambasciata germanica, viene sgomberato degli uffici amministrativi e diventa in parte caserma e in parte luogo di prigionia dei romani che resistono all’occupazione.