Il carcere

Il carcere di via Tasso è controllato in tutto e per tutto dalle SS, che lo definiscono “carcere di casa”, proprio per la vicinanza con il Comando situato nello stesso edificio. I tedeschi non vogliono servirsi del carcere romano di Regina Coeli per non subire interferenze da parte delle autorità italiane, anche se mantengono sotto la propria giurisdizione il terzo braccio, dove sono rinchiusi importanti uomini della Resistenza come i futuri Presidenti della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat e Sandro Pertini.