Pietro Koch
Pietro Koch, dopo aver aderito alla RSI, costituisce alle sue dirette dipendenze un reparto speciale “Reparto Speciale di Polizia Repubblicana”. Con la sua banda è protagonista di azioni famose, come la violazione dell’extraterritorialità vaticana con l’irruzione nella Basilica di San Paolo nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 1944, nella quale arresta 67 persone che vi hanno trovato rifugio, tra cui operai, renitenti alla leva della RSI, militari dell’esercito ed ebrei. Collabora alla compilazione della lista di coloro che verranno trucidati alla Cave Ardeatine. Dopo la liberazione di Roma si trasferisce a Milano e alla fine della guerra si rifugia a Firenze; arrestato, viene tradotto a Roma dove subisce un processo al termine del quale viene condannato a morte e fucilato a Forte Bravetta.